Progetto Integra 5.12 – Novità
La versione 5.12 del SW progetto integra si arricchisce di nuove funzionalità molto interessanti per il progetto di un impianto elettrico.
La versione 5.12 del SW progetto integra si arricchisce di nuove funzionalità molto interessanti per il progetto di un impianto elettrico.
La tecnologia è in costante evoluzione e l’energia elettrica non fa eccezione. In particolare, le nuove tecnologie per la misurazione
In data 13/12/2022 sulla GU n. 290 è stato pubblicato il DM 192 del 29 settembre 2022 che apporta modifiche al DM 37/08. Nel presente articolo vediamo quali sono queste modifiche e come queste andranno ad impattare sulle aziende operanti nel settore impiantistico.
Progetto Integra è un software Multimarca per la progettazione di impianti elettrici in Bassa, Media Tensione e Fotovoltaici sviluppato dalla SW House Exel Srl. Un sistema estremamente flessibile, dimensionabile in base alle esigenze del progettista.
Conoscere gli effetti fisiopatologici che la corrente elettrica produce sul corpo umano è necessario al fine di definire i requisiti relativi alla sicurezza elettrica e quindi le caratteristiche dei sistemi di protezione contro i contatti indiretti. La percezione della corrente elettrica e dei relativi effetti, quando questa attraversa il corpo umano, in seguito all’applicazione di una differenza di potenziale tra due punti, avvengono con valori di corrente diversi dipendenti sia da fattori soggettivi (sesso, massa corporea, stato di salute) sia a quelli legati alle caratteristiche della corrente stessa (intensità, frequenza, forma d’onda). Per questa ragione che i valori dell’intensità di corrente che vengono associati ai vari effetti sono da considerare valori medi ottenuti da risultati sperimentali effettuate su animali, esseri viventi e cadaveri.
Un professionista che progetta un impianto elettrico sa, o meglio dovrebbe sapere, che non c’è nessun obbligo normativo, almeno di qualche caso particolare che approfondiremo nelle righe successive di questo articolo, che impone l’uso dell’interruttore differenziale. L’art. 412.5 della norma CEI 64-8 riconosce l’interruttore differenziale, con corrente differenziale nominale d’intervento non superiore a 30 mA, come protezione addizionale contro i contatti diretti in caso di insuccesso delle altre misure di protezione o di incuria da parte degli utilizzatori. Analogamente l’uso dell’interruttore differenziale aumenta la protezione contro i contatti indiretti.